Oggi vado a votare, mi consegnano le schede elettorali, la matita, vada nella 1.
Fucsia e azzurra, sono aperte in tutta la loro bellezza, le guardo per capire prima di farmi prendere dalla foga democratica, vedo simboli e linee: si può esprimere la preferenza (lo sapevo)! Conto le linee e penso che forse si può esprimere più di una preferenza.
Esco dal gabbiotto, vado dal presidente, “per le comunali posso esprimere più di una preferenza?” “Si, per le comunali fino a 2, ma deve rispettare la parità di genere: devono essere un uomo e una donna.”
Come? Voto per il comune di Vaglia, conosco 2 candidati (maschi) e non li posso votare? Io devo rispettare la parità di genere? Io? Che senso ha? Se proprio proprio, non dovrebbero essere le liste quelle in cui si rispetta la parità di genere? E nemmeno in tutti i candidati, a mio modo di vedere, magari solo i posti in cima, quelli i cui si passa anche senza che sia stata espressa la preferenza.
Comunque, torno nel gabbiotto e poi penso, come si chiamava quella? Il nome lo so, ma il cognome… riesco, “scusi presidente posso controllare sui tabelloni dei candidati?” … “Si, visto che non c’è nessuno, ma lasci qui il lapis!” (qui significa 3 metri più indietro del cartellone, nella stessa stanza.) Torno nel gabbiotto, nervoso scrivo i nomi che rimangono per poco nella mia memoria a brevissimo termine.
O vediamo.
3 comments ↓
Sì, IMHO una gran bella cazzata… di voti di preferenza annullati per (dis)parità di genere ne abbiamo avuto solo uno al seggio, alle comunali.
Alle europee, dove c’erano tre preferenze, il verbale diceva che le tre preferenze, qualora presenti, dovevano riguardare candidati di sesso diverso… come come? tre sessi diversi? E poi se ci fosse stato/a Vladimir Luxuria candidato/a come lo dovevamo considerare…?
Si tratta di un goffo tentativo di imporre delle regole quando il problema vero è alla base, è culturale.
Certamente. Purtroppo siamo a questo: abbiamo bisogno della parita’ di genere… che penso vadia bene nella creazione delle liste, magari (magari) nella formazione di organi istituzionali, ma non una roba che limiti della liberta’ di scelta dell’elettore.
3 sessi diversi! Questi legislatori in fretta e furia…
In casa nostra vale la parita’ di specie.
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