Il nuovo termine escort, che si usa per indicare una prostituta d’alto bordo, e’ congeniale sia all’utilizzatore finale sia a chi quel mestiere fa. E’ un ottimo modo per rendere l’argomento piu’ leggero e frivolo e privo di ogni connotazione negativa. D’altronde il mio babbo una escort (Ford) ce l’ha da piu’ di 10 anni, ed e’ anche il secondo modello; e’ anche una parola che ci suona familiare, come il modello della Ford del mio babbo: la station wagon ovvero familiare.
Dopo le intercettazioni (autoprodotte) da Patrizia D’Addario circa i suoi incontri con il miglior Premier in 150 anni di storia (in Italia) e pubblicate dall’Espresso, sono stati pubblicati (qui e qui) dal Corriere della Sera, degli stralci degli interrogatori degli inquirenti a Gianpaolo Tarantini, ovvero l’imprenditore pugliese che ha fatto transumare mandrie di ragazze, piu’ o meno dedite o consenzienti a vendere il proprio corpo, nelle ville del suddetto miglior premier in 150 anni di storia.
Qualcuno sminuisce la questione definendola gossip, ma Giampaolo Tarantini stesso ci spiega che
il ricorso alle prostitute ed alla cocaina si inserisce in un mio (di Tarantini, nda) progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica amministrazione perché (io Tarantini, nda) ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società.
A me non pare propriamente gossip. Mi pare si possano profilare tutta una serie di reati, dall’istigazione alla prostituzione al ricatto, dalla corruzione e alla concussione.
Lasciatemi concludere con una citazione a Fabrizio De Andre’, e’ mai possibile, porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane?
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