Il 2 maggio alle 21:10 è nata l’Alice, la nostra pargoletta! Dopo un pre-travaglio travagliato, Silvia ha superato la fase travaglio ed espulsione in un tempo record di 2 ore e 35 minuti!
Volevo fare 2 considerazioni sull’uso dei pannolini lavabili. Comincio da dire che non mi fa “schifo” pulire la pargola dalla cacca e dalla pipì. In ogni caso, sia per pannolini lavabili che usa-e-getta le mani vanno “sporcate”.
Se un bambino usa pannolini al rate che vedo io, ne vanno via tra 6 e 8 al giorno. Dal punto di vista puramente economico, mi par di capire che il costo unitario dei pannolini usa e getta si attesti attorno a 0.17€, mentre i pannolini lavabili costano cento volte tanto: tra i 15 e i 20 € l’uno e se ne avrà bisogno di una dozzina per star sicuri. Quindi si fa pari quando si sono usati circa 1200 pannolini usa e getta ovvero attorno ai 6 mesi. In realtà si dovrebbe aggiungere il costo del lavaggio.
Ma è pur vero che delle lavatrici per il bucato del bambino si fanno comunque quindi il costo del lavaggio diminuisce. Inoltre il pannolino lavabile può essere riutilizzato per più bambini! Per esempio una nostra amica ci ha passato dei pannolini che si sono fatti già 5 bambini e l’Alice è la sesta!!!
Un pregio dal mio punto di vista, oltre a non riempire discariche di merda, è che avere il pannolino lavabile ti toglie dalla pressione di avere sufficienti pannolini per bloccare l’ondata di deiezioni del pargolo. Preferisco avere la routine di lavare i pannolini piuttosto che l’assillo di doverli andare a prendere (cercando l’offerta) al supermercato.
Un amico mi ha detto di avere dei pannolini lavabili che mette alla bimba quando ha il “culetto rosso” che pare essere un problema degli usa-e-getta che sono fatti di fibre sintetiche. Un’altra amica mi ha detto che i suoi 3 figli (che hanno sempre usato pannolini lavabili) non hanno mai avuto problemi di arrossamenti; io non posso commentare per mancanza di dati.
Insomma per ora l’esperienza del pannolino lavabile è buona e la consiglio a chiunque.
2 comments ↓
Noi non ci siamo riusciti. Io ero la piu’ convinta ed un’amica mi aveva prestato i pannolini, ma non li ho quasi mai usati (praticamente mai). All’inizio non riuscivo a prendere il via, ero troppo indaffarata e stanca e stressata, ma poi piu’ tardi, quando ho avuto tempo e modo di provare, ho visto che non tenevano la pipì, che si bagnava il letto subito e che se stringevo di piu’ rimaneva il segno sui fianchi. Sarà che nessuno in famiglia mi sosteneva, ma di fronte a questi scogli ho subito rinunciato. C’è forse anche il fatto che i pannolini di oggi, che sono piccoli, leggeri e assorbono benissimo, sono troppo efficienti! Mentre quelli lavabili sono degli enormi mutandoni… Pero’ forse ci sono dei pannolini lavabili migliori di quelli che ho provato io, non so. Pero’ riconosco che il costo ambientale e’ enorme. Ormai mi ci sono abituata, ma all’inizio ci soffrivo non poco.
Dopo la prima cacata direttamente sul pigiama della mamma, abbiamo fatto molta piu’ attenzione a come si montavano e da allora non abbiamo mai avuto problemi.
Ne abbiamo di vari modelli, ma infine sono tutti composti da una parte assorbente in panno (cotone o bambu’) e una mutandina esterna impermeabile.
Chiaramente ci vuole il supporto in famiglia, ma noi eravamo e siamo piuttosto motivati.
Non so se l’efficienza dei pannolini usa e getta sia un pregio dato che il bambino (e il genitore) manco s’accorge di averla fatta…
L’Alice pare Paperino con quei pannolini che le fanno un culone inimmaginabile. Bellina.
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