Come in uno specchio

Altro libro altra corsa! Questa è la volta di Helen Mc Cloy con il romanzo noir Come in uno specchio. Il libro, degli anni 50 e riedito nelle edizioni i bassotti, parla dello strano caso della giovane insegnante di disegno Faustina Crayle, perseguitata dalla presenza di un doppio, ovvero una specie di replica. Dapprima sfuggente, il doppio finisce per uccidere. Lo strano caso è risolto sapientemente dallo psicologo investigatore Basil Willing, protagonista di altri romanzi della Mc Cloy.

Interessante è ad un certo punto la discussione sul fatto che, durante la caccia alle streghe, quando nel diciassettesimo secolo delle poveracce venivano tacciate di stregoneria ed erano catturate, venivano, prima di essere arse vive interrogate e torturate. Ed in questi interrogatori non solo confessavano ma confessavano con gran dovizia di particolari. E questo, probabilmente perchè quella era l’unica vendetta loro concessa: potevano così terrorizzare i propri aguzzini.

Questo riporta in primo piano l’attendibilità di confessioni estratte con metodi coercitivi più o meno assimilabili alla tortura come a Guantanamo. A questo proposito vi consiglio di ascoltare Habeas Schmabeas, una trasmissione della Chicago Public Radio, uno dei pochissimi mezzi di informazione occidentali ad aver intervistato qualcuno delle centinaia di persone rilasciate da Guantanamo.

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