La notizia più inutile della settimana

TG1 delle 20:00 del 5 Ottobre 2009. Notizia letta dal conduttore.

“L’editoriale, per brillante che sia, non è nella tradizione dei telegiornali, tant’è che se ne è fatto uso solo in casi rarissimi.” Così Sergio Zavoli, presidente della Commissione di Vigilanza RAI, dopo l’intervento televisivo del direttore del TG1 sulla manifestazione di Sabato della FNSI.

Di diverso avviso il vicepresidente della Vigilanza Lainati. “Gli editoriali dei direttori dei TG del servizio pubblico”, dice Lainati, “rappresentano una tradizione che in RAI perdura da molti anni.”

Quindi?

Leggendo qua e là

Quattro righe dalla Costituzione italiana.

Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art. 54.

Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

Art. 92.

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.

Art. 134.

La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni;
sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni;
sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.

Art. 136.

Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione.

La decisione della Corte è pubblicata e comunicata alle Camere ed ai Consigli regionali interessati, affinché, ove lo ritengano necessario, provvedano nelle forme costituzionali.

Perché in questi giorni di cazzate dette da politici, avvocati e giornalisti ne ho sentite troppe.